venerdì 24 luglio 2015

Ristrutturare casa - passi da compiere

Il primo passo da fare quando si ha intenzione di ristrutturare casa, è quello di scegliere un tecnico professionista che seguirà l’intero iter procedurale che comprende:
  1. progetto architettonico
  2. compilazione modulistica
  3. accatastamento
  4. collaudo - fine lavori




1) PROGETTO ARCHITETTONICO



Estetica-vivibilità dell’ambiente-comfort 


Obiettivo e punto di riferimento costante della progettazione sono l'uomo e l'ambiente in cui vive. Ciò significa garantire condizioni di benessere ottimali sia per quanto riguarda il comfort ambientale, sia sotto l’aspetto termico e acustico, visivo, elettromagnetico e della qualità dell’aria.


In un intervento di ristrutturazione tutto questo si ottiene attraverso un progetto unitario che dona unità e armonia agli spazi.


Risparmio energetico


Biocompatibilità ed ecosostenibilità sono ormai due principi fondamentali nella progettazione architettonica moderna. Gli obiettivi restano sempre il comfort e la salubrità degli ambienti, utilizzando però le fonti di energia rinnovabili, come:
  1. riduzione della domanda di energia con strategie passive
    - progetto di involucri edilizi ad elevate prestazioni
    - sfruttamento e regolazione degli apporti di energia solare
  2. ottimizzazione dei consumi energetici mediante impianti a bassa energia
    - utilizzo di terminali radianti a bassa temperatura;
    - produzione di calore a bassa temperatura con una pompa di calore;
  3. utilizzo di risorse rinnovabili per coprire i consumi dell’edificio
    - utilizzo di collettori solari per la produzione di acqua calda;
  4. azioni sugli utenti
    - sensibilizzazione nei confronti del problema energetico/ambientale
    - riduzione dei consumi ed eliminazione degli sprechi di energia, soprattutto elettrica
    - riduzione degli sprechi di acqua potabile.


Illuminazione dell'architettura


Solo la luce ci permette di percepire gli spazi. Con la luce si può inoltre influire sulla percezione architettonica: amplia e accentua gli ambienti, crea collegamenti e delimita zone. La luce può cambiare l'aspetto di un ambiente senza modificarlo fisicamente. La luce guida lo sguardo, orienta la percezione e dirige l'attenzione sui dettagli.
Gli ambienti possono essere articolati ed interpretati dalla luce per accentuare certe aree o creare collegamenti tra l'interno e l'esterno. La distribuzione della luce e il livello d'illuminazione hanno un influsso decisivo sulla percezione dell'architettura.

Oggi sempre più spesso si sente parlare di risparmio energetico, del bisogno di ridurre gli sprechi e di abbassare quindi i consumi energetici, per questo l'illuminazione a LED sta riscuotendo un sempre crescente interesse, poiché presenta enormi vantaggi che vanno misurati nel tempo:

  • consumi bassissimi
  • lunga durata di vita
  • non inquinano
  • non scaldano
  • non emettono raggi UV e non creano campi magnetici dannosi per la salute
  • i prodotti a LED sono molto versatili dal punto di vista dell'estetica e del design

2) COMPILAZIONE MODULISTICA


Modulo CILA 


Per gli interventi edilizi di manutenzione straordinaria che non riguardano le parti strutturali degli edifici (compresi l'apertura di porte e lo spostamento di pareti interne, gli accorpamenti e i frazionamenti) è sufficiente una semplice comunicazione compilata dall'interessato e asseverata da un professionista: la CILA.


La CILA è una pratica amministrativa in vigore da maggio 2010, deriva dalla legge n.47 del 1985 (art.26 "opere interne") e va presentata allo sportello dell'edilizia da chiunque intenda compiere opere interne a fabbricati con manutenzione straordinaria (definiti nel DPR 380/01).

Il nuovo modulo CILA unifica e razionalizza quelli in uso negli 8.000 Comuni italiani e dà attuazione alle semplificazioni del decreto "Slocca Italia".

Quando usare la CILA


Il modello CILA dovrà essere presentato quando si eseguono:
  •  interventi di manutenzione straordinaria non riguardanti parti strutturali
  •  interventi di frazionamento o di accorpamento di unità immobiliari, senza cambio di destinazione d’uso e senza aumento di volumetria
La CILA è costituita da:
  • un progetto grafico rappresentante lo stato di fatto e la situazione futura con firma del progettista
  • una relazione tecnica in cui si descrivono nel dettaglio le opere da compiersi e i riferimenti normativi
  • la certificazione con cui il progettista si assume la responsabilità che le opere siano in conformità agli strumenti urbanistici vigenti al tempo dei lavori
I lavori possono incominciare il giorno stesso in cui viene presentata la comunicazione al Comune.

3) ACCATASTAMENTO

Le nuove costruzioni e gli interventi che comportano modifiche interne devono essere dichiarate al catasto.



La dichiarazione deve essere effettuata entro 30gg dall'ultimazione dei lavori da un tecnico abilitato che con l'uso di un software predisposto dal Ministero delle Finanze e denominato DOCFA (Documento Catasto Fabbricati) presenta il documento per via telematica. Una volta approvato, viene rilasciata una ricevuta con gli identificativi catastali (foglio, numero o particella e subalterno) e la rendita.


I documenti necessari per la compilazione del DOCFA

Al tecnico che compila il DOCFA occorrono i seguenti documenti:
  • titolo di proprietà dell'immobile
  • dati della pratica edilizia con cui è stato realizzato o modificato l’immobile
  • dati catastali (si possono evincere da una visura catastale)
  • estratto di mappa
  • copia del documento d'identità e del codice fiscale del dichiarante

4) COLLAUDO - FINE LAVORI

Il direttore dei lavori deve comunicare al SUAP l'ultimazione dei lavori trasmettendo la dichiarazione di conformità dell'opera al progetto ed il certificato di collaudo.


lunedì 20 aprile 2015

Ampliamenti con Piano Casa Regione Lazio

Approfondimenti sull'applicazione del Piano Casa della Regione Lazio

Piano Casa Lazio pro e contro


piano casa 2014 approvato

Il Piano Casa della Regione Lazio trova sicuramente la sua migliore applicazione su abitazioni unifamiliari come ville e villini, cioè edifici con "autonomia funzionale" Su queste tipologie di residenze si possono eseguire i seguenti interventi in deroga agli strumenti urbanistici vigenti:
- Ampliamento in aderenza o dislocato fino al 20% della superficie residenziale esistente fino ad un massimo di 70 mq. In più è applicabile un bonus del 10% se si utilizzanno fonti di energia rinnovabile. Ad esempio ad una villa di 200 mq si può fare un ampliamento di 40 mq più altri 20 mq se si utilizzano fonti di energia rinnovabile, invece per una villa di 500 mq l'amplimento massimo e fissato su 70 mq anche se il 20% sarebbero 100 mq. Questo anche per abitazioni in zona agricola.
- Oltre all'ampliamento la legge permette l'aumento di unità immobiliari, quindi il frazionamento.
- Altro intervento cumulabile (non in zona agricola) con l'ampiamento è il cambio d'uso di eventuali locali accessori nella misura sempre del 20% della superficie residenziale esistente. Quindi se un'abitazione di 140 mq ha un accessorio come un garage, un magazzino o un locale tecnico è possibile trasformare 28 mq di superficie dello stesso a residenziale.
- E' anche possibile realizzare pertinenze che non comportino aumento di sul come ad esempio le piscine.
Limitazioni: gli interventi non possono essere realizzati in zone naturali protette, cioè nei parchi, nelle zone vincolate gli interventi sono soggeti a richeista di nulla osta agli enti preposti.

per saperne di più:
http://www.architetturaserviziepratiche.it/pratiche-urbanistiche/pratiche-piano-casa

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